Monte Subasio e lago Trasimeno


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Monte Subasio e lago Trasimeno


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Il monte Subasio e il lago Trasimeno

Il parco naturale del monte Subasio, si estende alle spalle del comune di Assisi, per circa 7.500 ettari, a tutela della dorsale calcarea che si sviluppa fino a Spello, con una moltitudine di ricordi spirituali (il Cantico delle creature fu scritto da San Francesco fra questi boschi).

Il monte che si sviluppa ripido nella parte est e pianeggiante sulla sommità, alto 1.290 metri, è luogo di fenomeni carsici; la vegetazione presente annovera uliveti nella parte bassa, boschi di cerro, roverella, carpino nero, omiello, acero, faggio e leccio altrove.

L'Eremo delle Carceri è circondato da una foresta di lecci, vasta 300 ettari, considerata il gioiello del parco, che abbinandosi al luogo mistico dall'atmosfera francescana diventa emozionante. Nella foresta è presente il leccio secolare dell'episodio del Santo in predica agli uccelli. La fauna, annovera cinghiale, volpe, tasso, donnola, faina, istrice, scoiattolo; fra i volatili la ghiandaia, il colombaccio, la stama.

Lago Trasimeno (Un posto da salvare)
Il parco naturale del lago Trasimeno è nato per salvaguardare il delicato equilibrio biologico del lago Trasimeno: amplio 130 chilometri quadrati, profondo fino a sette metri, risente molto dell'inquinamento.

nel lago sono presenti tre isolotti (Polvese, Maggiore e Minore), di cui il secondo abitato in modo permanente; sono presenti ulivi e pini.

La vegetazione acquatica sulle sponde del lago annovera giglio acquatico, ninfea, vallisneria e vari tipi di canne e di alghe; vi sono anche boschetti di rovere, leccio, salice, ontano nero e olmo campestre.

Tra gli uccelli stanziali e migratori (avifauna): sono presenti in numero addirittura eccessivo i cormorani. Fra gli altri vi sono airone, cicogna, cigno selvatico, germano reale, oca selvatica, cavaliere d'Italia, gabbiano, svasso e vari rapaci, come biancone, gufo reale, falco pescatore.

Ogni pietra, una storia
In Umbria sono ancora presenti importanti testimonianze della civiltà etrusca e della presenza di Roma, distribuite su tutto il territorio. Per scoprire questi reperti occorre partire da Perugia e discendere la valle Umbra, con soste a Spello e alle fonti del Clitunno, fino a Spoleto.