Prima insediamento neolitico, cosi come
attestano gli scavi archeologici in epoca recente, Alba in provincia di Cuneo fu municipio romano chiamato Alba Pompeia.
A testimonianza delll'epoca romana vi sono i resti delle
mura perimetrali, la presenza
del foro nel territorio dell'attuale piazza
Risorgimento, resti delle colonne che
sorreggevano le arcate dell'acquedotto.
Ma il periodo comunale ha premesso alla città
di sviluppare quell'aspetto
che è giunto fino ai giorni nostri.
Racchiuso nelle
antiche mura, prima romane poi
medioevali, abbattute nel '700, il
cento storico è caratterizzato da numerose
case-torri; in origine circa 40, ancora oggi 13 si elevano nel
panorama di Alba, caratteristica quasi
unica in Piemonte.
Costruite a scopi
bellici e di prestigio, sono realizzate
in mattone, come tutti gli edifici
di età medioevale di Alba, che
presentano spesso facciate
e decorazioni in cotto. In cotto è costruita anche
la facciata del duomo di San Lorenzo,
restaurata nell'800. Molto caratteristici i tre
eleganti portali. Anche la chiesa gotica di San Domenico che presenta all'interno affreschi del
XIV e XV secolo è costruita in cotto.
Notevoli opere d'arte sono presenti nella chiesa di
San Giovanni del sec. XVI, restaurata
successivamente nell'800: tra queste segnaliamo alcuni dipinti di Macrino
D'Alba, del quale è conservata nel
palazzo Municipale la pala della "Madonna
in trono, santi e donatrici".