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Città di Fermo



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Città e Provincia di Fermo

Cittadina delle Marche, Capoluogo dell'omonima provincia, con 17.521 abitanti, situata a 321 metri di altezza sulla dorsale tra i fiumi Tenna ed Ete Vivo. Nel territorio comunale, ampio 124,4 kmq e con 34.067 abitanti (30.545 nel 1961), colture di cereali, viti e olivi.

Storia. Colonia romana (Firmum Picenum) costituita nel 246 a. C., fu fedele a Roma nella seconda guerra punica e nella guerra sociale. Dopo l'uccisione di Cesare fu punita dai triumviri avendo parteggiato per i congiurati. Nel Medioevo, dopo essere stata compresa nel regno di Odoacre e aver subito la conquista di Totila, divenne centro di una Marca detta appunto Fermana.

Saccheggiata nel 1176 da Federico Barbarossa, divenne dominio degli Estensi, degli Sforza e di altri signori, finché non passò allo Stato della Chiesa (metà sec. XV). Oliverotto Uffreducci la occupò nel 1502, ma fu ucciso dal Valentino. Per la sua ribellione alla Chiesa fu fatta saccheggiare da Paolo III nel 1538. Sottomessasi nel 1550, i Papi le riconobbero una certa autonomia amministrativa. Dal 1808 al 1814 fece parte del Regno d'Italia come capoluogo del dipartimento del Tronto.

Urbanistica e Monumenti. Ha mantenuto l'originario impianto ortogonale romano oltre ai resti della cinta muraria, di una cisterna, del teatro, dell'approdo marittimo. La romanica chiesa di San Zenone è del sec. XII; il duomo gotico ha incorporato gli avanzi di una basilica paleocristiana, e possiede opere di A. Vittoria, A. Boscoli, G. Varlè e G. B. Passeri.

La Marca di Fermo. Gastaldato longobardo la cui esistenza è attestata per la prima volta all'epoca di Ottone II, come trasformazione del precedente ducato di Fermo, originariamente di Camerino. Continuò a essere organismo autonomo sino al sec. XII, ma nel secolo successivo fu assorbita dalla Marca di Ancona, con la quale ha storia comune.