Il famosissimo lardo di Arnad preparato
ancora oggi secondo l'antica ricetta viene
conciato con una miscela segreta di erbe,
è messo a stagionare in
contenitori speciali, coperto con acqua fatta bollire
con sale e aromi; la stagionatura dura in taluni casi oltre un anno. Si mangia
tagliato a fette quasi trasparenti con pane nero (meglio se accompagnato con un
velo di miele della Valle).
Tutto grasso che cola Un viaggio per scoprire che la
Valle d'Aosta non è solo un paradiso
montano, ma anche una terra ricca
di cultura e di giacimenti
gastronomici.
Partendo da St.-Rhémy-en-Bosses,
località composta da due
borgate, il borgo di St.-Rhémy (oggi quasi disabitato) e, a 3,5 km, Bosses.
Da non tralasciare la chiesa di San Remigio,
il Carnevale (il martedì grasso) e la
sagra della specialità locale, il jambon
de Bosses la seconda domenica di
luglio.
Da St.-Rhémy-en-Bosses si scende verso Gignod, per
osservare la chiesa di Sant'Ilario del XV
secolo con la torre quadrata del Duecento,
e per partecipare, in agosto, alla fète du tetoun (salume a base di mammella di vacca ),
con degustazioni di fontina, salsicce, pane nero, patate e vini
locali.
Da Gignod ad Aosta (circa 10 km): per ammirare l'arco di Augusto
(del 25 a.c.), l'anfiteatro romano e la
porta pretoria, ma anche in qualche tipico ristorante per il
pranzo, gustando gli ottimi salumi,
quali il boudin (preparato con sangue e lardo
suino e patate bollite)
e la mocetta.
Da Aosta arriviamo a Fénis, nota per il castello
medioevale, la sagra della frutta a giugno e la Chàtaigne
d'Or, caratteristica castagnata con distribuzione di caldarroste e altri prodotti fatti di castagne a fine ottobre.
Da Fénis arriviamo a St.
Vincent, località turistica
famosa per lo stabilimento
termale e per il casinò.
Da Saint-Vincent arriviamo infine Issogne, nota per il
quattrocentesco castello che contiene
significativi reperti d'arte gotica e
rinascimentale. Nelle vicinanze Arnad troviamo la belllissima chiesa di San Martino, e alla fine di agosto la sagra del
lardo di Arnad.