Città della Lombardia, e Capoluogo di
provincia vicino a Milano, con 42.489 abitanti,
situata a 87 m di altezza sulla destra del fiume
Adda. Il territorio comunale, ampio
41,4 kmq, conta 38.158 abitanti (44.422 nel
2001). Importanti industrie dei
latticini, tessili, meccaniche, del
cemento, della ceramica.
Storia. E' l'antica
città Laus Pompeia, cosi
chiamata da Pompeo Strabone, che
nell'89 a. C. estese il diritto latino
alla Transpadana. Fu sede vescovile dal sec. IV d. C. L'età comunale vide
Lodi in continua lotta con Milano.
Distrutta dai Milanesi nel 1110, nel 1162
i Lodigiani parteciparono alla
distruzione di Milano; tuttavia dovettero
poi entrare nella lega lombarda.
Le lotte di parte scoppiate nel secolo
seguente videro ancora Milano
sostenitrice d'una delle fazioni, i guelfi
Sommariva, e i guelfi ancora trionfarono dopo la morte di Federico
II, con il capitanato di Martino
della Torre (1259). Venuta in potere
del conte di Fiandra, la città fu poi
sotto i Visconti (1335-1447), la
cui signoria fu continuata dagli Sforza.
Urbanistica e Arte. Presenta un tracciato regolare. Il duomo
romanico, più volte rimaneggiato, ha
un portale decorato da sculture e un
protiro del 1284. La chiesa di S.
Francesco (secc. XII-XIV) è in cotto
e ha affreschi dei secc. XIII-XIV. Il
Broletto è del sec. XIII. In forme
rinascimentali è il santuario
dell'Incoronata di G. Battagio e G. Dolcebuono, con ricco
interno decorato alla maniera bramantesca
e dipinti del Bergognone, di M.
Piazza, ecc.
Battaglia di Lodi. Avvenne nel corso della guerra combattuta
in Italia nel 1796 tra Francesi e
Austriaci, durante la ritirata di
questi ultimi verso Milano. Napoleone,
vista la lentezza dell'azione di
aggiramento del fianco destro nemico,
fece attaccare con successo il ponte
sull'Adda, pur vigilato dalle forze
austriache, assicurandosi con tale
vittoria il possesso della Lombardia
(mag. 1796).
Pace di Lodi. Fu
conclusa il 9 apr. 1454, dopo la guerra
scoppiata per la successione al ducato
di Milano. Per essa la successione di
Milano toccò a Francesco Sforza.
Lo spirito di equilibrio che consigliò
la pace ai belligeranti, caratterizzò
anche la lega italica, di lì a poco
stabilita.