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Comune di Novara


Novara

Novara, cultura e comuni

Città del Piemonte, capoluogo della provincia omonima, con 92.634 abitanti, situata a 159 m di altezza. Nodo stradale e ferroviario per la Valsesia, il Lago Maggiore, la Lomellina. Industrie tessili, chimiche, alimentari. Mercato di cereali.

La città ha pianta regolare con ville e giardini alberati. Il territorio comunale, ampio 103 kmq, conta 100.687 abitanti (87.704 ab. nel 2001). Industria della stampa. Vi ha sede l'Istituto Geografico De Agostini.

Storia. L'antica Novaria, di origine gallica o ligure, divenne municipio con Cesare e prosperò commercialmente. Sede vescovile fin dalla seconda metà del sec. IV, incorporata al ducato longobardo detto di Bulgaria fu capoluogo della contea omon. (sec. X). Comune nel sec. XI, successivamente distrutta da Enrico V (1110), si schierò, al tempo del Barbarossa, a fianco della Lega Lombarda. Contese a Vercelli il dominio sulla Valsesia fino a quando non fu sottomessa ai Visconti (sec. XIV). Luigi d'Orléans l'occupò temporalmente nel giu-ott. 1495; la città seguì poi la sorte di Milano, sotto Luigi XII, e le altre vicende del ducali nelle guerre tra Francesesco I e Carlo V, di cui restò in potere (1535) e dal quale fu eretta in marchesato per Pier Luigi Farnese.

Ben presto tornò alla Spagna, passò all'Austria per il trattato di Utrecht, fu incorporata allo Stato dei Savoia con la pace di Vienna (1738). Durante il periodo napoleonico fu capoluogo del dipartimento dell'Agogna; il congresso di Vienna (1815) la restitui al regno sabaudo.

Arte. Nella parte bassa della città si è mantenuto l'assetto urbanistico ortogonale romano. Numerosi gli edifici medievali: il battistero, che conserva parti dei secc. V-VI, e la chiesa d'Ognissanti sono del sec. XI, il broletto, composto di edifici dei secc. XIII-XV, il gotico palazzo Rognoni; ricche testimonianze rinascimentali sono la casa dei Medici e le numerose architetture del Tibaldi (S. Gaudenzio).


D'età barocca: S. Marco, la chiesa del Rosario, S. Eufemia e l'Ospedale Maggiore; mentre dell'800 sono: il teatro Coccia, il duomo, la sistemazione di corso Vittorio Emanuele e la neoromauica casa Silva, Museo civico, museo lapidario, galleria d'arte moderna, Archivi canitolari del duamo e di S. Gaudenzio.

Battaglie di Novara.
10 aprile 1500. I Francesi vi vinsero Ludovico il Moro.

6 giugno 1513. I Francesi vi furono sconfitti dalle truppe svizzere di Massimiliano Sforza.

8 aprile 1820. Dopo lo scoppio del moto piemontese le truppe rimaste fedeli a Carlo Felice unite alle truppe austriache del gen. Bubna, vi dispersero le truppe carbonare riunite dal Santarosa.

28 marzo 1849. Le truppe piemontesi del gen. W. Chrzanowksi vi furono battute dagli Austriaci del gen. Radetzky tre giorni dopo la scadenza dell' armistizio Salasco. La vittoria decise a favore degli Austriaci le sorti della prima guerra d'indipendenza.

Provincia di Novara. Ampia 3594 kmq e con 496.811 abitanti (2001; densità 138 ab/kmq); è divisa in 165 comuni. Si estende su una zona di rilievi comprendente le valli dell'Ossola e su una zona pianeggiante tra i fiumi Sesia e Ticino. Tra le due zone giacciono i laghi morenici di Orta e Verbano. Agricoltura (riso). Notevole l'allevamento. Industrie turistiche e idroelettriche.