Attraversata dalla Dora Baltea,
che ne rappresenta l'asse centrale, la Valle
d'Aosta presenta una omogeneità
paesaggistica in cui sono inserite le strutture e costruzioni
architettoniche.
Le costruzioni, le
più modeste abitative e rurali ma manche
quelle nobiliari e religiose, tutte costruite nella pietra grigia locale, si
uniformano alla geologia del terreno.
I castelli, sulle alture, sono una specie di
prolungamento naturale delle cime
rocciose, e i loro resti si confondono
con le pietre delle alture. Ovunque
pezzi di storia, perché la Valle
d'Aosta è una terra antichissima,
via di commercio e, insieme, di difesa e
bellezze naturale.
Numerose come gia descritto, le testimonianze romane:
in principio della Valle, giungendo dal Piemonte, a Pont-Saint-Martin,
sul fiume Lys, si trova un caratteristico ponte
del I sec. a.c. Ma la caratteristica più
spettacolare sono i numerosi
castelli-fortezza, sparsi nei punti
strategici della regione a testimonianza della loro
funzione di difesa.
Lasciato alle spalle l'irto castello
di Verrès del XIV sec., alto su di una cima rocciosa, tipico esempio di
roccaforte in prossimità della Dora, inserito nel borgo,
appare il meraviglioso castello di
Issogne, nato come fortino fin
dal XII secolo, comprendendo precedenti
strutture risalenti all'epoca romana; nel
1496 Giorgio di Challant, nobile
devoto alla chiesa cattolica, ne fece una reggia
rinascimentale.
La struttura è a ferro di
cavallo, con due lati occupati dalle
case e uno dalle scuderie. Al
centro della corte, che si apre su un
giardino caratteristico all'italiana, è presente la famosa Fontana
del Melograno in ferro battuto.
L'androne e il portico sono contraddistinti da
pitture, mentre altre decorazioni sono
al suo interno: nella stanza baronale, scene
di vita nobiliare, il "giudizio di
Paride", con scene di caccia.
Bello il soffitto a cassettoni col Giglio
dorato nella stanza del Sovrano di
Francia, cosi soprannominata perché avrebbe
ospitato Carlo VIII nella sua
discesa verso l'Italia.
Merita una deviazione a Cogne la visita dnell'antica chiesa di Sant'Orso con
altari in stile barocco e statue in legno
dipinte. Riprendendo la strada verso il
monte Bianco, ci si imbatte nella parrocchiale di Morgex:
ricostruita nel 1600, del quale conserva il campanile
romanico. All'interno sono presenti affreschi del
1300 e 1400. In stile Romanico è anche il
campanile della parrocchia di Courmayeur,
da poco restaurato.