Archeologia in Basilicata


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Archeologia in Basilicata



Basilicata

Scavi archeologici in Basilicata

Tra il Vulture e la Piana di Metaponto si possono, attraversando tutta la regione, osservare i tre principali aspetti del suo passato storico: un centro e un santuario dei Lucani, un'importante colonia greca e una città romana.

Venosa
Questa città collinare, posizionata su un pianoro caratterizzato dalla resenza di profonde fiumare, contiene tracce preistoriche del Paleolitico e del periodo apulo.

I Romani vi fondarono una colonia militare nel 291 a.c., che si sviluppò e diede i natali ad uno dei suoi più grandi poeti classici, Orazio Flacco. Un parco archeologico annovera i resti della Venusia romana: al suo interno sono visibili le rampe d'accesso, parte dell'arena di un grande anfiteatro, la vicina abbazia medioevale della Ss. Trinità, un complesso di terme, zone dell'abitato, con case, botteghe e alcune tombe.



Nei pressi di Potenza vi sono due località che conservano numerose tracce lasciate dagli antichi Lucani, tribù di pastori e contadini di stirpe sannitica.

Serra e Rossano di Vaglio
Vaglio Basilicata, si erge su un pianoro a 1.000 metri di quota sopra al monte Serra San Bernardo. in antichità l'abitato era cintato da una muraglia lunga 7 km, all'interno della quale sono stati rinvenuti i resti di un tempio e di molti edifici. Nelle parti basse del monte è stato scoperto poco tempo fa un villaggio neolitico che presenta i segni delle successive penetrazioni di greci e lucani.

Il santuario di Rossano di Vaglio è il più importante luogo sacro per i Lucani, costrutito nel al IV sec. a.c. in onore della dea delle acque Mefite. Vicino alla sorgente sacra era presente una grande vasca che dava irrigazione alle cisterne e al bacino lustrale del tempio. I bronzetti, le statuine e le placche ritrovate al suo interno contengono iscrizioni in lingua oscolucana.