La Candelora


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Scritto a cura di Omar Cecchelani

La Candelora


Il due febbraio, ogni anno la Chiesa ricorda la presentazione al Tempio di Gesù, chiamata popolarmente festa della Candelora, in quanto durante questa giorna vengono benedette le candele che rappresentano il simbolo di Gesù ovvero luce per illuminare le genti, come Gesù bambino venne chiamato Simeone il vecchio al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, prescritta dalla Legge giudaica per i maschi primogeniti.



Candelora



La festa è anche definita della Purificazione di Maria, in quanto, secondo alcune usanze ebraiche, una donna veniva considerata impura per 40 giorni dopo il parto di un figlio maschio e doveva recarsi al Tempio per purificarsi: la data del 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il Natale, giorno della nascita di Gesù.

Anticamente questa festa si celebrava il 14 febbraio (40 giorni dopo l'Epifania), e la prima testimonianza al riguardo deriva da Egeria nel suo Itinerarium Egeriae. Il nome di "Candelora" data alla festa è collegabile dalla somiglianza del rito del Lucernare. Ma la somiglianza più significativa tra le due celebrazioni si ha nell'idea della purificazione.



La Candelora viene celebrata anche nella tradizione pagana, ed alcuni studiosi sostengono che si tratti di una festività che ne sostituisce di una preesistente che si chiamava Imbolc nella tradizione celtica, e che rappresentava l'ideale passaggio tra l’inverno e la primavera ossia tra il momento di massimo buio e freddo e quello del risveglio e della luce.

La Candelora, si colloca a metà inverno nel tempo astronomico e coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine della stagione invernale e l'inizio di quella primaverile; il più famoso detto popolare infatti recita:



"Quando vien la Candelora
de l'inverno semo fora;
ma se piove o tira il vento
de l'inverno semo dentro."



Questo indica che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno attendere ancora molte settimane perchè l'inverno termini ed arrivi la primavera. Al contrario, se il giorno della candelora fa brutto, la primavera è in arrivo.

Questo passaggio dall'inverno alla primavera viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.








Eventi per il giorno della Candelora



⇒ Festa della Candelora a Reggio Calabria

Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele presso la Chiesa di S. Maria della Candelora a Reggio Calabria , simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.




⇒ La Candelora di Oristano e l'investitura dei Componidoris

Il 2 febbraio ritorna la Festa della Candelora. La città di Oristano e il mondo della Sartiglia vivono il primo atto ufficiale in vista dell'antica giostra equestre, con la nomina dei Componidoris che guideranno la Sartiglia di marzo.




⇒ Fiera della Candelora a Martano (LE)

Un'antichissima tradizione che ogni anno si rinnova nel cuore della Grecia Salentina a Martano dal 4 febbraio al 6 febbraio presso Largo I Maggio. La Festa della Candelora ricorda il rito della purificazione che la Vergine Maria fece dopo aver dato alla luce Gesù. Infatti, secondo la legge degli ebrei, ogni madre che avesse dato alla luce un figlio maschio, veniva considerata impura per sette giorni e per altri 33 non poteva partecipare a qualsiasi forma di culto.

Al termine dei quaranta giorni, quindi, quando Maria fu di nuovo pura e poté uscire in pubblico, vi fu la presentazione di Gesù al tempio. Il rituale della purificazione prevedeva che si accendessero dei ceri, delle candele, da cui appunto "Candelora", che dovevano essere portati in processione solennemente. Questa tradizione dal vicino Oriente passò a Roma e, già nel VII secolo d.C., aveva raggiunto una grande importanza.

A Martano, in occasione di questa festa, dal 4 al 6 Febbraio, si tiene una grande fiera, organizzata ormai da molti anni, dal solerte "Comitato Candelora martanese". Per i commercianti, la fiera della Candelora è una occasione importante per vendere i propri prodotti. Si vendono animali, soprattutto cavalli (con allevatori che vengono fin dalla Basilicata e dalla Campania), attrezzi agricoli e macchinari.




⇒ "La diana"- sveglia notturna a Rapolla (PZ)

Rullo di tamburo e grancassa - giro per tutto il paese nella notte della Candelora 2 febbraio- il suddetto rito ricordava la devastazione subita dai rapollesi da Galvano Lancia, signore a servizio di Manfredi nel 1254. Attualmente viene ricordato come un evento gioioso che precede la festa del Santo patrono San Biagio che viene festeggiato il 3 febbraio di ogni anno.

La diana viene preceduta dai " Falò di San Biagio" fuochi che si accendono la sera della vigilia della festa, verso l'imbrunire, dopo aver letto il prete l'ultima " curnedda" preghiera di San Biagio, parte il concerto bandistico per le vie del paese invitando i vari quartieri ad accendere il fuoco.

Tradizione vuole che sotto le ceneri del falò vengono messe le patate novelle segno di rinnovamento dello spirito, cotte, con aggiunta di sale, vengono mangiate e gustate con un buon bicchiere di vino aglianico. A tarda sera ogni famiglia porta in casa un cucchiaio di cenere, come segno di benedizione. Dalla mezzanotte in poi inizia la veglia notturna " Diana" come segno gioioso che annuncia un giorno di festa.