Corsa dei buoi di Asigliano


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Corsa dei buoi di Asigliano Vercellese


Festa patronale di Asigliano Vercellese la seconda settimana di maggio

La Festa Patronale in onore al Soldato Martire: San Vittore è un importante momento di fede e di folklore per tutta la comunità. I riti religiosi sono curati dai Priori, mentre quelli civili dal sodalizio.  Il popolo asiglianese in questa occasione scioglie il suo “Voto” al Santo con la "Corsa dei Buoi”.

La promessa della “corsa” è nata nel lontano 1436, quando il paese era attanagliato dalla peste, giorno dopo giorno, uomini, donne, bambini e anziani, morivano falciati dal micidiale morbo.



Corsa dei buoi di Asigliano



La fede indusse gli asiglianesi a chiedere grazia al Santo Vittore. Il miracolo si avverò e da allora, ogni seconda domenica di maggio, si rinnova il voto, molto partecipato e sentito, da tutti i “veri” asiglianesi.

Nel contesto del grande avvenimento storico-religioso per il paese, si svolgono manifestazioni civili che ruotano intorno alle solenni celebrazioni religiose. Al parco comunale si svolgono serate danzanti, sfilate di moda, corsa ciclistica al sabato della patronale e podistica al martedì. Sono migliaia i visitatori che sostano a pranzo o a cena nel padiglione gastronomico, riscoprendo la tipica cucina vercellese, uniti agli antichi sapori piemontesi, cucinati con le vecchie ricette della nonna.



La corsa dei buoi asiglianesi è da lungo tempo contrastata dagli studiosi e storici che richiedono un documento, una prova, come “verità storica” e non come “voce popolare”.

La voce popolare dice che una peste locale nel 1436 portasse morte e desolazione tra gli uomini e gli animali nel paese; i suoi abitanti disperati chiesero grazia a San Vittore con la promessa di fare correre gli animali più lenti, i buoi, in segno di gioia e gratitudine. Il Santo esaudì queste preghiere e la peste cessò il suo incedere. I primi documenti storici che accennano alla “corsa” risalgono al 1658 scritti da un certo C.A. Bellini, che annota sia la corsa coi carri che la distribuzione del pane.



Corsa dei buoi di Asigliano



Con la tradizionale "corsa" non si esaurisce tutta la festa patronale. Il folklore di questa giornata non sminuisce il senso della preghiera e della vocazione verso Colui che dal 1436 è stato eletto Custode della comunità asiglianese. Gli stessi elementi che potrebbero essere, a prima vista profani, acquistano il senso del sacro e diventono dei "segni".