Torna la 10° edizione del Palio dei Somari di Amatrice. Belli ed eleganti i ciuchini sono l’orgoglio dei propri “papà” che trascorrono mesi interi ad allenarli per vincere la gara, che di anno in anno si fa più importante per la adesione di numerosi concorrenti.
E sono infatti i paesi della zona, limitrofi o storicamente amici di Amatrice, a partecipare alla competizione del prossimo 25 marzo: una corsa a briglia sciolta in sella a un somaro che, su una cravatta, porta il nome del sindaco del proprio paese. Ecco, dunque, perché il Palio degli asini-sindaci. Che sia un evento di gran fascino e, al contempo, divertente che è andato via via conquistando la scena, non lo dice solo la gran quantità di gente che si riversa per l’occasione nel paese. Amatrice ha creato, per questo avvenimento, un vero e proprio Somarodromo. Ed è lì che, in un giro e mezzo, gli asini-sindaci e le corrispondenti Pro Loco, fra lazzi e scherzi si giocano l’onore e la reputazione. All’ultimo arrivato tocca, infatti, il temutissimo campanaccio. A sancire, ironicamente, il disonore.