Vinum in Villa 2009


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Vinum in Villa 2009, la prima rassegna dedicata al vino e al cibo prodotti secondo natura.




Vinum in Villa

Domenica 22 e lunedì 23 febbraio 2009, in Villa Foscarini Rossi di Stra, sarà inaugurata Vinum in Villa

La rassegna è aperta sia al pubblico degli operatori (ristoranti, enoteche, hotels, associazioni, giornalisti di eno- gastronomia) che al più vasto pubblico degli appassionati interessati alle teorie della biodinamica (e non), a coloro che cioè vedono nel vino e nel cibo un’espressione di civiltà e cultura.

Dalle 12 alle 19.30, la Domenica 22 e dalle 10.00 alle 19.30 il lunedì 23, sarà possibile visitare la rassegna, alla quale parteciperanno come espositori più di 60 aziende che producono vini e specialità gastronomiche ma che soprattutto condividono, lavorano, producono secondo le teorie del viticoltore, nonché pioniere Nicholas Joly, portavoce mondiale della biodinamica applicata all’agricoltura e all’enologia, tra l’altro produttore di un vino bianco celeberrimo, il Coulée de Serrant.

I VINI SECONDO NATURA
Sempre di più si parla di vino ottenuto da uve prodotte applicando metodi agricoli biodinamici, ma come per il vino “biologico” non esiste un protocollo, un disciplinare da applicare alla vinificazione. Dal 1927 un’associazione mondiale col suo marchio “Demeter” contraddistingue i prodotti ottenuti con metodi di agricoltura biodinamica , secondo le idee olistiche dell’austriaco Rudolf Steiner (olismo: dall’insieme di piccole parti si ottiene una entità superiore a quella dell’effettiva somma)

Che cosa contraddistingue il metodo biodinamico da quello biologico?
Entrambi hanno una visione olistica della vita, ma l’agricoltura biodinamica si basa sull’idea della natura in equilibrio. Secondo la biodinamica bisogna mantenere in equilibrio, in modo naturale, il terreno e tutti i suoi organismi, per ottenere uva di alta qualità, sana, da viti sane ed equilibrate.

nella biodinamica è fondante la cura delle risorse naturali e soprattutto è indispensabile favorire i processi vitali, che derivano dall’agire insieme di forze terrene e cosmiche ,secondo precise direttive, Quindi non vengono utilizzati -come pure per l’agricoltura biologica- concimi, fitofarmaci, diserbanti o O.G.M. Si sommininistrano in dosi omeopatiche dei preparati naturali che vengono fatti fermentare, dei decotti, minerali come la polvere di quarzo, rispettando le fasi della luna e del sole.



Si lavora il terreno secondo metodi tradizionali, arando con l’ausilio del cavallo, non col trattore, usando il letame naturale per rigenerare e rivitalizzare il suolo.

Così le viti radicano profondamente, per sopportare il caldo e la pioggia. A titolo profilattico le viti vengono trattate con infusi di ortica, camomilla, finocchio, dente di leone, valeriana e corteccia. Tra le viti vengono piantate delle querce perché nel fogliame di queste vivono anche più di 500 insetti che tengono lontani i parassiti.

Naturalmente questo significa un lavoro molto, molto più faticoso dei metodi tradizionali Gli stessi criteri vengono seguiti in cantina, per travasi ed imbottigliamento. L’enologo non aggiunge lieviti, usa solo uva sana e matura, non ricorre a fisica e chimica. La viticoltura biodinamica non assicura vini migliori, l’intervento e il sapere dell’enologo è sempre una variabile importante, ma è lui che può creare un vino perfetto capendo le potenzialità dell’uva, che sicuramente è sempre di alta qualità.

in ogni caso i vini ottenuti da uve di agricoltura biodinamica sono caratterizzati da grande vivacità e da un colore intenso, ogni annata è diversa, in quanto espressione esclusiva dell’ambiente dove è nata, i vini esprimono veramente i loro terroir.

Per informazioni:
-vinuminvilla@libero.it
-https://www.villafoscarini.it
-www.rivieradelbrentaturismo.it
-Telefono di Villa Foscarini Rossi :049.9800335