Le manifestazioni per celebrare la giornata della donna a Firenze
Gli appuntamenti per la festa della donna a Firenze.
Tutti gli appuntamenti per trascorrere la Festa della donna a Firenze
⇒ Festa della donna al Twice Club
Twice è Wine Bar dalle 21 alle 23, un ambiente elegante e confortevole dove passare
la serata, ascoltare musica dal vivo degustando ottimi vini accompagnati da un ricco Buffet toscano. Twice è Disco Bar dalle 23 a tarda notte, la musica e le coreografie sul VideoDivano creano un' atmosfera allegra e avvolgente.
Il Locale è aperto tutte le sere con ingresso omaggio. È possibile prenotare compleanni e feste private con aree riservate.
Nel cuore della città dei Medici, a due passi dal Palazzo della Signoria che fu loro dimora,
in quella via Ghibellina dove Michelangelo e Giovanni da Verrazzano hanno avuto i natali, inaspettato e solenne fra due colonne di granito si apre l´accesso a Palazzo Jacometti Ciofi, dove è ospitato un tempio del gusto e del buon bere.
Il trait d´union fra Ie culture italiana e francese, sembra ispirare il sodalizio tra Giorgio Pinchiorri, italiano del modenese, e Annie Feolde, nizzarda, i quali in trentacinque anni di lavoro comune e appassionato hanno creato qualcosa di unico, che oggi rappresenta sulla scena internazionale il primato italiano nel gusto e nella tavola.
La trattoria Vecchio Mercato sorge nel cuore di San Lorenzo, il rione più vivace e pittoresco della città. Il mercato, gli atelier degli artisti e i romantici ristorantini lo hanno sempre reso qualcosa a parte rispetto a Firenze; dentro la città, ma sempre in modo diverso, quasi impertinente.
Nella grande piazza di fronte alla Basilica di San Lorenzo adornata da ghirlande di mirto e alloro, già dal 1338, si svolgeva un mercato in onore di Laurentius, il Santo protettore dei cuochi. In quest’occasione, la Compagnia dei Pastai di San Lorenzo vendeva nastri di farina increspati da un lato – le celebri lasagne – e preparava pani e paste di tutte le sorte, mentre i friggitori di roventini, di pesce e sommommoli offrivano bontà dorate.
Nel Cinquecento soggiornarono nel quartiere laurenziano Raffaello, Michelangelo e Bartolomeo Ammannati e molto tempo dopo, nel 1826, ebbe i natali da padre cuoco e madre cameriera nientemeno che Carlo Collodi, l’autore di “Pinocchio”. Da sempre il quartiere, con il padiglione liberty del Mercato Centrale, è un brulicare di persone che vanno e vengono tra barrocci variopinti e opere d’arte a cielo aperto. Tutti, oggi come allora, non rinunciano ad una pausa in questa rinomata trattoria.
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