Rifugio Aquila Verde


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Rifugio Aquila Verde nel Parco del Pollino


Tutte le informazioni sul Rifugio Aquila Verde nel Parco del Pollino

Il Rifugio Aquila Verde si trova a 1300 mt. s.l.m. , adagiato su un balcone naturale che domina la frazione di Casa del Conte, ai piedi della Grande Porta del Pollino. E meta ideale per escursioni nel Parco Nazionale del Pollino e rilassante ricovero distante dal caos della vita quotidiana. La struttura si compone di cinque camere da letto con servizi igienici e ingresso indipendente, un soggiorno e una cucina in comune.

Rifugio Aquila Verde nel Parco del Pollino



Le stanze sono disponibili tutto l'anno e possono ospitare fino a 4 persone ciascuna in un letto matrimoniale e uno a castello. Con l'arrivo della primavera è possibile mangiare, rilassarsi e riposare sotto un'ampia veranda dotata di barbecue. Ci si può lanciare nel vuoto con la tyroliennes . Inoltre, tutti gli animali sono i benvenuti.



I locali non possono essere occupati da un numero di persone superiore e diverso da quello dichiarato al momento della prenotazione. Nella quota sono comprese le spese di: acqua, luce, riscaldamento, spazzatura, gas, ed ogni altro onere, salvo controindicazioni espresse.Si effettua lo sconto del 10% per soggiorni di almeno una settimana(esclusa alta stagione) ai Soci CAI, ed a chi effettua un minimo di tre escursioni guidate. L'ultimo tratto di strada (circa 1 Km) è particolarmente disconnesso, pertanto si consiglia l'uso di automobili adeguate.



Come arrivare al Rifugio Aquila Verde nel Parco del Pollino

Con l’autovettura, per chi giunge sia da Nord che da Sud, lasciando l’autostrada A3 nel tratto tra i caselli di Lauria Nord, in Basilicata, e Spezzano Terme, in Calabria, è possibile raggiungere numerosi comuni del Parco, collegati dalla S.S. 19 che attraversa l’area protetta.

In Calabria, sul versante tirrenico, lungo la S.S. 18 da Tortora a Belvedere M.mo, si possono percorrere molte strade che si snodano verso l’interno; fra di esse la S.S. 504, che da Scalea, passando per Santa Domenica Talao porta a Papasidero e Mormanno nonché la S.S. 105, che da Belvedere M.mo raggiunge Castrovillari e Francavilla M.ma.

Qui si può giungere anche dal versante ionico, prendendo la S.S. 92, per chi proviene dalla S.S. 106. Sempre su questo versante, chi arriva da Nord Est, appena dopo Policoro, in Basilicata, dalla S.S. 106 può imboccare la S.S. 653, la fondovalle "sinnica" che porta a Valsinni nella Valsarmento, e superato il lago di Monte Cotugno può svincolare per la Valle del Frido. Proseguendo sulla sinnica, si attraversa la zona termale di Latronico e si giunge allo svincolo autostradale di Lauria Nord



Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio Aquila Verde nel Parco del Pollino

Serra Dolcedorme
Partendo dal Rifugio Aquila Verde a quota 1300 m. s.l.m e passando per la sorgente "Chidichimo", si prosegue verso la Grande Porta del Pollino a 2000 mt., lungo il percorso è visibile il susseguirsi della vegetazione, dal cerro all'associazione abete-faggio che delimitano le fasce climatiche del Pollino. Arrivati alla Grande Porta del Pollino, dopo circa due ore di cammino, una meritata sosta per osservare la maestosità e la bellezza del Pino Loricato, simbolo del Parco Nazionale del Pollino, che aspetta da sempre migliaia di visitatori per presentarci le vette del Pollino; Serra del Prete, Monte Pollino, Serra delle Ciavole e Crispo e infine Serra Dolce Dorme, ovvero la nostrameta. Si continua attraverso i piani del Pollino, verso la Fossa del Lupo, siamo nel cuore del parco. Le collinette moreniche, ai piedi del Monte Pollino, indicano la strada per la raduna degli alberi serpenti (il faggio assume le sembianze di tanti serpenti nel fare l'amore, nella cultura contadina) nel piano di Acquafredda. Il sentiero ora meno evidente, in quanto meno battuto, prosegue verso Serra Dolce Dorme 2267 m. o Monte Pollino 2247m.

Lunghezza Km. 20
Dislivello mt. 967
Tempo ore 8 con soste
Difficoltà EE (non vi sono vie alpine)


Escursione Notturna
Di notte il Pollino assume un nuovo volto, la magia del buio ci accompagna lungo i sentieri percorsi da centinaia di persone, ora l'odore dei licheni più intenso e forte aiuta a fantasticare, pensando ai briganti e ai poveri contadini "mangiati",nei racconti degli anziani, dai lupi. Con una guida si può osservare il bosco in tutto il suo fascino,concentrando lo sguardo in particolari non percepiti di giorno. Seguendo lo stesso sentiero della Grande Porta si raggiungono le "tre sentinelle", che assumono i colori dell'alba dapprima rosso scuro, dopo via via sul grigio chiaro, ci indicano la fine del bosco, e liberano la nostra mente da ogni dubbio sulla scelta del sentiero. I prati in quota dei Piani del Pollino con i pini Loricati, il Calcare delle vette oltre i 2000 mt. ora di colore biancoargenteo ora di colore giallo paglierino, riprendono i riflessi delsole che sta per sorgere. Una scelta difficile: quale delle vette scegliere?

Lunghezza Km. 14
Dislvello mt. 700
Tempo ore 9,00 con soste
Partenza ore 24,00 dal rifugio
Rientro ore 9,00
Difficoltà (EE) con guida


Cavalca il Pollino
Tranquille passeggiate nei boschi, singole o di gruppo, a scopo ludico o terapedico. Corsi di avviamento e perfezionamento dell'equitazione con lezioni tenute giornalmente da personale qualificato. Escursioni di un giorno nel regno dei Pini Loricati. Trekking di più giorni nel cuore del Parco.


Timpa Falconara
Attraverso piano delle mandrie, altopiano a quota 1400 coltivato a patate e cereali, ai piedi di "Tuppo Vuturo" si attraversa il bosco di Faggi secolari, nei prati è possibile ammirare maestosi agrifogli alti oltre 20 mt. alla fine del bosco il paesaggio cambia improvvisamente le mele e le prugne selvatiche fanno da padrone nellaltopiano, la strada sterrata sulla sinistra ci conduce a Casino Guadagna dome troveremomucche che pascolano allo stato brado. Una sosta è necessaria soprattutto per ammirare il paesaggio che declina verso il mare, la diga di "Monte Cotugno" e la spiaggia di Poliporo sono ai nostri piedi. Ora il paesaggio cambia improvvisamente, diventa arido quasi lunare lo sguardo va verso lImponente Serra DolceDorme, Serra delle Diavole, Timpa san Lorenzo, Timpa Cassano di fronte a noi Timpa Falconara una delle pareti più belle del Pollino da un lato declina verso la frazione di Destra delle donne dallaltro a picco perfettamente verticale strapiomba nella valle del "Raganello". "Timpa Falconara" è ormai meta dAlpinisti dogni genere gli stessi anno aperto e pubblicato diverse vie darrampicata, non è questo il nostro caso noi potremo facilmente aggirarla fino a raggiungere il vertice 1550 per conoscere il fascino del vuoto, ci affacciamo da oltre 400 mt. Sulla valle del Raganello la poesia del paesaggio ci avvolge lo sguardo spazia dai 2267 mt. Di S.D.D. al Golfo di Sibari con il Mare. L'escursione può continuare lungo tutto il crinale per scendere sul lato opposto e se non siamo stanchi si può visitare la chiesetta di Sant'Anna sulle pendici di Timpa san Lorenzo, dove Timpa con oltre 700 mt. Di parete verticale ci invita alla scoperta del Ragnanello.

Lunghezza Km. 20
Dislivello mt. 967
Tempo ore 8 con soste Difficoltà EE (non vi sono vie alpine)


Gole del Raganello
da Sant 'Anna In macchina si raggiunge la chiesetta di Sant'Anna dove è possibile vedere un vivaio di Pini Coricati realizzato dal corpo forestale dello stato, proseguendo sulla sinistra sullo sterrato che va verso "Timpa san Lorenzo" appena dopo il piccolo torrente che alimenta la Forra del Marcantonio sulla destra in terreni privati attraverso un simpatico boschetto di ginepri si scende verso le Gole allaltezza di una simpatica formazione di calcare rappresentata da un anello di roccia mantenendosi sempre vicino alla parete il sentiero fatto dalle capre al pascolo che vanno sui banchi della timpa e sempre con una bellissima e diversa visuale di S:D:D. ci conduce in basso verso il Torrente semprevisibile ai nostri piedi. Una frana ben visibile con il rumore dell'acqua del torrente indica la fine del banco se vogliamo raggiungere le Gole. Da questo punto in poi solo esperti riescono agevolmente a scendere, diversamente è necessario una Guida con luso di attrezzature, si scende scegliendo volta per volta il percorso migliore fino a raggiungere le gole, saremo sicuramente stremati una pausa si rende estremamente necessaria nelle fresche acque del Raganello. Proseguendo lungo il torrente si arriva alla sorgente. Nascosta sulla sinistra nel boschetto di Ontano Napoletano se siete da soli ed avete raggiunto la sorgente ricordate che sulla sinistra della stessa in una cavità io tengo nascosto sempre una bottiglia di vino. Proseguendo si supera l incrocio dei due torrenti e finalmente legole, un susseguirsi di salti, di ostacoli e tratti a nuoto (Gole Raganello) fino ad arrivare stremati a valle dove se non è ancora notte potremo ammirare i campi di grano di colore giallo in contrasto col grigio del calcare che indicano finalmente la meta.

Lunghezza Km. 12
Tempo ore 8 con soste Difficoltà EEE (non vi sono vie alpine)


Forra del Marcantonio
Attrezzata dal Soccorso alpino di Terranova di Pollino è alla portata di tutti se accompagnati da due guide. (Per chi non ha conoscenza di Alpinismo due Guide servono, in quanto, il primo fa da sicura allancoraggio della corda dando indicazioni sulle attrezzature e le modalità di uso, il secondo fa sicura dal basso in modo tale che linesperto non abbia nessuna difficoltà a superare l'ostacolo). La Forra del Marcantonio è formata da diversi salti alcuni molto semplici altri abbastanza impegnativi. In particolare sono interessanti il primo, per la caratteristica a tetto, sospesi nel vuoto per chi riesce a guardarsi intorno si troverà sopra un paesaggio straordinario rappresentato dallimponente valle del Raganello con i campi coltivatia Grano le casette dei contadini, il verde del Faggio su Serra Dolce Dorme, probabilmente la neve a 2000 mt. Il secondo per la sua verticalità siamo arrivati il rumore dell'acqua invita a fare in fretta per tuffarsi dentro con lo sguardo verso l'alto ringraziando Marcantonio per l'adrenalina che ha regalato. Per tornare alle macchine impiegheremo un ora, in alternativa si può scendere lungo il Raganello.

Dislivello mt. 300
Lunghezza Km. 4
Tempo ore 8 con soste Difficoltà EEA (indispensabile una Guida che conosca le vie di fuga) mente la fine dellescursione dico finalmente. Una macchina aggirerà timpa San Lorenzo e ci ricondurrà al Santuario per riprendere le macchine.
Dislivello mt. 200
Lunghezza Km. 12
Tempo ore 8 con soste Difficoltà EEE (non vi sono vie alpine)


Le vette da raggiungere:

- Serra Crispo mt. 2053
- Serra Ciavole mt. 2127
- Serra del Prete mt. 2180
- Monte Pollino mt. 2248
- Serra Dolce Dorme mt. 2267



Servizi e prezzi del Rifugio Aquila Verde nel Parco del Pollino


- Listino prezzi sul sito: https://www.aquilaverde.com