Tutte le informazioni sul Rifugio Alpe Cucco nel Bosco di Ficuzza
Il Rifugio Alpe Cucco sorge nel cuore della riserva naturale del Bosco di Ficuzza. Tra Lecci, Aceri e Biancospini offre un paesaggio in cui natura e civiltà sono in perfetta armonia e dove in particolari giornate è possibile ammirare l'Etna e le Isole Eolie.
Il Rifugio era un tempo la colonia arcivescovile “Cardinale Ruffini” nonché sede della Caserma dei Carabinieri, quest’ultima è il complesso più antico, risalente al 1890.
Dal 1990 i vari corpi che compongono il Rifugio, sono stati totalmente ristrutturati e adibiti a ristorante, soggiorno con bar, sala congressi, una tavernetta e camere per gli ospiti.
All’esterno gode di ampi spazi verdi attrezzati, con gazebo, un parco giochi per bambini, un percorso ginnico a stazioni, un campo di bocce e un campo di calcetto.
La struttura accoglie murales e sculture, in armonia con il contesto circostante, realizzate e donate da artisti siciliani, per ricordare il critico d’arte Francesco Carbone che tanto ha amato questa porzione di terra, promuovendo e divulgando le arti figurative in Sicilia.
Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio Alpe Cucco nel Bosco di Ficuzza
Il Bosco di Ficuzza per le sue innumerevoli bellezze naturali, per la sua storia e soprattutto per la sua posizione geografica, rappresenta un’ambita meta turistica.
Le escursioni che noi proponiamo, lungo i sentieri del Bosco di Ficuzza, permettono un’ampia conoscenza di tutta la riserva e di tutte le sue preziose peculiarità naturalistiche, storico-architettoniche.
Gli itinerari consigliati sono organizzati in forma tematica e indicano la modalità di fruizione (percorsi a cavallo, a piedi, attività didattiche, fotografia naturalistica, ecc.).
• Sentiero "Rocca Busambra, Terra di Gracchi"
Tappa di avvicinamento da Ficuzza e Godrano per alpe cucco e piano piraini
- Tempo di percorrenza: 8 ore andata e ritorno
- Dislivello: m 600
- Difficoltà: notevole
Partenza da Cozzo Tondo. Per le difficoltà che il sentiero presenta, e poichè lo stesso non è segnato, si consiglia di rivolgersi a guide specializzate. E' possibile percorrerlo a piedi e fare bird-watching, fotografia naturalistica, attività di ricerca e didattica.
- Tempo di percorrenza: 4 ore circa
- Dislivello: m 150
- Difficoltà: minima
Il percorso, all'interno dell'antica riserva di caccia di re Ferdinando IV di Borbone, ci da modo di poter trovare ad oggi dei resti architettonici che testimoniano realtà del passato. Tra questi possiamo individuare dei grandi massi posizionati attorno al fiume in prossimità della real casina di caccia per assicurare la stabilità del manufatto dalle acque meteoriche; una muraglia di pietre chiamata "muracca" che insieme a tante altre circondavano zone del bosco chiamate "girati", dove il Re allenava la selvaggina per poi ripopolare le reali riserve di caccia. Infine oltre vari abbeveratoi abbiamo anche un rifugio della forestale chiamato "Casotta". Non sarà difficile veder circolare nel bosco Daini, Cinghiali, Volpi, Cornacchie grigie, Gazze e Ghiandaie. Il percorso ci da la possibilità di fare due tipi di strade: una breve che attraversa inizialmente la vecchia strada, che congiungeva Ficuzza con la colonia della Ferrrovia dello stato, va di ritorno verso il paese passando per il bivio per Alpe Ramosa, ed una seconda che prosegue fino ai laghetti Coda di Riccio dove è facile poter ammirare, lungo il sentiero, bellissime Orchidee. Naturalmente anche qui è possibile poter praticare il percorso sia a piedi che a cavallo e poter fare bird-watching, attività di ricerca e didattica e fotografia naturalistica
• Sentiero "Sulle orme del re"
Godrano - Rifugio Gorgo del Drago - Gorgo Tondo e Gorgo Lungo - Vignazza - Santa Barbara - Pulpito eel Re - Valle Maria - Godrano
- Tempo di percorrenza: 4 ore circa
- Dislivello: m 300
- Difficoltà: minima
Partendo da Godrano fino al rifugio di Gorgo del Drago la strada prosegue tra alberi di sughera e Roverelle fino ad arrivare alla recinzione che introduce al Demanio forestale. Proseguendo il sentiero si giunge a Gorgo Tondo dove sorge una costruzione adiacente allo stagno. Questo era un luogo utilizzato per la pesca da Re Ferdinando IV di Borbone durante la sua permanenza a Ficuzza. Lasciato il gorgo ci si avvia lungo la pista, ove si incontra la sorgente dell'acqua dell'Annunziata, chiamata così perchè inattiva durante l'anno compariva l'acqua proprio il giorno dell'Annunziata. Andando ancora avanti si ha un bivio dove può scegliere se fare il percorso più lungo che passa da S.Barbara e Pulpito Re. Il percorso è possibbile percorrererlo a piedi, in bicicletta, a cavallo e offre l'oppurtunità di fare bird-watching, fotografia naturalistica, e attività di ricerca e didattica.
• Sentiero "nel regno delle felci"
Rifugio Val dei Conti - Vallone Arcera - Castagnera - Cozzo Lupo - Valle Schiavo - Serre Mirio - Val dei Conti
- Tempo di percorrenza: 5 ore circa
- Dislivello: m 250
- Difficoltà: media
Partendo dal Rifugio Val dei Conti, si attraversa una strada immersa tra Frassini, Ginestre e grandi ombrelli di Ferula e si arriva vicino a uno stagno, detto gurgazzu, cioè gorgo. Il sentiero avanza tra maestosi esemplari di Sughera, Roverelle e un fitto sottobosco di Biancospino ed è possibile scorgere anche cespugli di Osmunda regalis, chiamata Felce regale per le sue proporzioni. Gli animali da poter vedere sono molteplici come la tartaruga e il cinghiale. E' possibile fare un percorso un pò più lungo da quello sopra indicato dove si incontreranno cespugli di rosa canina dai delicati fiori rosa, l'Erica, il Cisto e il Citiso. Anche qui vi è la possibilità di fare bird-watching e osservazione, fotografia naturalistica, attività di ricerca e didattica e di percorrerlo sia a piedi che a cavallo
• Sentiero "le valli piu' belle"
Alpe Cucco - Cozzo Tondo - Fanuso - Capreria - Valle Agnese - Valle Maria - Alpe Cucco
- Tempo di percorrenza: 4-5 ore circa
- Dislivello: m 350
- Difficoltà: minima
Il sentiero presenta due scelte di percorso, una breve che parte dal Rifugio Alpe Cucco e finisce alla Valle del Fanuso e una lunga che prosegue per Valle Agnese e Valle Maria. Nel primo possiamo incontrare uno strato arbustivo ricco, si riconoscono la Rosa canina, il Caprifoglio, la Dafne laureola, il Pungitopo, e nei punti più caldi sono presenti le specie termofile tipiche della macchia-foresta mediterranea, come la Sughera, la Fillirea, il Corbezzolo, i Cisti e l'Erica. Proseguendo per il secondo percorso potremo osservare le tartarughe terrestri, che in questa zona abbondano, e fare pic-nic nel grande prato con Pioppi, Frassini, Pini e Cipressi di Valle Agnese. Il sentiero da la possibilità: di percorrerlo sia a piedi che a cavallo, di fare bird-watching, fotografia naturalistica attività di ricerca e didattica e di visitare siti storico architettonici.
Servizi e prezzi del Rifugio Alpe Cucco nel Bosco di Ficuzza