Amalfi, la fantastica cornice della costiera amalfitana
Città della Campania in provincia
di Salerno con 5.183 abitanti, situata
sulla costa meridionale della penisola
sorrentina. L'intero territorio
comunale misura 6,11 kmq e ha 7.163 abitanti
(6.136 nel 1991). Attività la pesca ed il turismo favorito dal clima, mite
anche d'inverno a causa del riparo che
offrono i monti. Lattari, che
incombono sulla costa. Buone le risorse
agricole (vino, agrumi, frutta).
Monumenti. Il duomo (Sant'Andrea) e l'annesso chiostro
del Paradiso, elegante esempio di architettura
arabeggiante, con colonnine binate e
un aereo gioco di archi intrecciati,
rappresentano i monumenti artisticamente
più importanti di Amalfi.
Tuttavia, mentre il campanile è
quello innalzato nel secolo XIII, la
facciata del duomo è stata
ricostruita a imitazione di quella
romanica crollata nel 1861; l'interno a
tre navate, che ha subito rimaneggiamenti
settecenteschi, conserva un pulpito
romanico e due statue (Santo
Stefano e San Lorenzo) opera di
Pietro Bernini. L'imponente portale
in bronzo venne fuso a
Costantinopoli prima del 1066.
Arsenale della Repubblica. Se ne
vedono i resti, dietro i vetri di due
arcate a ogiva, consistenti in due grandi
navate a sesto acuto su dieci pilastri.
Vi si costruivano grandi galee, da 112
e 116 remi.
Il chiostro del paradiso ad Amalfi.
Eretto accanto al Duomo tra il
1266 e il 1268 per seppellirvi i
cittadini illustri, vi sono raccolti oggi
importanti pezzi di scultura romana e
medievale, come i sarcofaghi scolpiti con
"Le nozze di Peleo e Teti" e
"Il ratto di Proserpina" e
frammenti dell' antica facciata del Duomo.
Ma la suggestione piu immediata e piu
intensa che ne sprigiona è quella di un
angolo incantato giunto fin qui
dall'Oriente.
Chiostro dei Cappuccini (XIII
sec.). Si trova, oggi, all'interno
dell'albergo omonimo.
Chiostro del Paradiso (1266-68).
Accanto al Duomo, risente
l'influsso dell'architettura araba.
Chiose di San Francesco(XIII
sec.). All'interno dell'albergo Luna.
Duomo (IX sec.). Antichissimo,
piti volte ampliato e rimaneggiato; la
facciata è un falso tardo ottocentesco,
che imita le originali forme
duecentesche. Il portale maggiore ha una splendida porta di bronzo con figure in rilievo di Cristo, della
Madonna e di Santi, fusa a Costantinopoli
prima del 1066.
All'interno, rifatto in forme barocche,
in fondo alla navata destra, si trova la
bella tomba del vescovo Andrea
d'Acunto dell'inizio del XVI. Della
costruzione originale restano due
colonne, due candelabri e due amboni
decorati a mosaico, del XII-XIII.
La cripta, del XIII, è stata
rifatta nel XVIII. La Cappella del
Crocifisso, cui si accede dal Duomo,
corrisponde alla primitiva costruzione:
nel passaggio che conduce al Chiostro
del Paradiso, resti di affreschi del
XIV di un seguace meridionale di Pietro
Cavallini. Discretamente conservato il campanile,
iniziato nel 1180, che nel 1389 servi da
estremo rifugio agli Amalfitani in lotta
con gli Angioini.