(poet. Fiorenza). Città della Toscana, capoluogo di provincia e di regione, con 437.585 abitanti, situata a 50 m di altezza; il territorio comunale, ampio 102,4 kmq; conta 457.803 abitanti (436.516 nel 1991). Si trova sulle sponde del fiume Arno: principalmente su quella di destra; a Nord è cinta dalle colline di Careggi e Fiesole, a Sud da quelle di Arcetri (con il celebre osservatorio astronomico) e di Bellosguardo; a Est una piccola piana la separa dalle colline di Settignano mentre a Ovest si apre la pianura su cui sorgono anche Prato Pistoia e Siena. In questo tratto affluiscono all'Arno da destrala Mensola, l'Affrico e il Mugnone, da sinistra la Greve.
L'iniziale nucleo preromano e la romana Florentia sorgevano sulla strada da Fiesole a Volterra, presso un facile passaggio dell' Arno; il loro centro era nell'attuale piazza della Repubblica. Secondo il primo censimento del Regno d'Italia, gli abitanti erano 114.368 nel 1861. Dopo l'Unità d'Italia Firenze fu capitale dal 1865 al 1871; conseguenza fu un aumento improvviso e fortissimo di popolazione: si giunse rapidamente a 145.000 abitanti, 174.000 nel comune. Furono abbattute le mura sulla sponda destra, lasciandone le porte, per costruire i viali oltre i quali vennero edificati nuovi quartieri.
La seconda guerra mondiale ha danneggiato profondamente la città: gran parte di essa compresa tra le prime due cerchie di mura è stata distrutta. Tutti i ponti vennero fatti saltare, ad eccezione di Ponte Vecchio, per bloccare il quale però vennero demolite le strade d'accesso. Oggi la città sta risalendo le colline a Nord e a Sud; il centro vero e proprio si estende in parte nei comuni di Fiesole e Bagnoa Ripoli; nel territorio comunale sorgono veri nuclei residenziali o industriali: Rovezzano, Settignano, Careggi, Peretola, Brozzi, Ponte a Greve, Galluzzo, Ponte a Ema; altri sono stati inglobati dall' espansione del centro (p. es., Rifredi, ind. Galileo e Pignone).
La massima direttrice di sviluppo è lungo la ferrovia per Prato, è nodo ferroviario (vi convergono linee da Bologna, Roma, Faenza, Pisa, Lucca). Capolinea di 5 strade statali, è anche nodo autostradale (Autostrada del Sole Firenze-Mare).
L'artigianato non ha l'importanza commerciale mondiale che aveva tra il 1200 ed il 1400, ma è sempre rinomatissimo (lavori di oreficeria, in pelle, in paglia, in ceramica). Di grande importanza e in continuo sviluppo l'industria turistica agevolata dal clima mite, dalle bellezze naturali dei dintorni, dalle manifestazioni culturali e, soprattutto, dal complesso di monumenti e di raccolte d'arte.
Arte. Nell'impianto urbanistico sono visibili tre cerchie di mura: la prima del sec. VII, ad andamento rettangolare, ricalca quella d'età romana e racchiude il nucleo della città che ha mantenuto l'assetto ortogonale romano; la seconda del sec, XII si estende oltr'Arno fino a Santo Spirito e a Pitti; la terza, della fine del sec. XIII, corrisponde agli odierni viali di circonvallazione.
Non restano testimonianze d'età paleocristiana o altomedievale; i primi cospicui monumenti risalgono all' età comunale: Battistero (sec. XI), ottagonale, rifasciato esternamente da marmi dicromi, con scarsella rettangolare e attico del sec. XIII, portali in bronzo dorato di A. Pisano e L. Ghiberti e, nell'interno, mosaici bizantineggianti con l'espressionistica Maddalena in legno di Donatello; S. Miniato al Monte (sec. XI-XIII), anch'esso con decorazione esterna a tarsie marmoree dicrome e pianta basilicale su cripta del sec. XI, conserva opere di Spinello Aretino, Michelozzo, Manetti, Luca della Robbia, A. Pollaiolo, A. Baldovinetti, P. Uccello; SS. Apostoli, basilicale, classicheggiante, con opere di G. della Robbia, Pomarancio, Ammannati; S. Pietro Schereggio, incorporato agli Uffizi; S. lacopo soprano, S. Salvatore al Vescovo.
nel sec. XIII i primi nitidi suggerimenti di gotico oltremontano prendono forma in: Santa Maria Novella, con facciata di L. B. AIberti, interno a croce latina e volte ogivali, ricca di pregiate opere (Giotto, Spinello Aretino, Nardo di Cione, Andrea Orcagna, Masaccio, Ghirlandaio, Filippino Lippi, Brunelleschi, Ghiberti), con annesso complesso conventuale (chiostro verde affrescato da Paolo Uccello, cappellone degli Spagnoli da Andrea da Firenze, cappella dei Papi da P. Pontormo); Santa Croce, su probabile progetto di Arnolfo di Cambio (facciata del sec. XlX) e abside poligonale affiancata da 10 cappelle affrescate da Giotto, T. e A. Gaddi, Giovanni da Milano, B. Daddi, Maso di Banco, e con numerose sculture rinascimentali (Donatello, Benedetto da Maiano, B. Rossellino, Desiderio da Settignano, ecc.) e la cappella del Noviziato di Michelozzo; Santa Trinita, attribuita a Nicola Pisano, ampliata nel '300 con facciata del Buontalenti, numerosi importanti affreschi e opere; chiesa di Badia con l'interno rinnovato nel '600, opere di Mino da Fiesole, Filippino Lippi, ecc.; duomo, su progetto di Arnolfo di Cambio, continuato da F. Talenti e ultimato da Brunelleschi (cupola, con l'esterno decorato da un paramento marmoreo policromo e da numerose sculture; vetrate su disegni di Paolo Uccello, A. Del Castagno, ecc., opere di B. Daddi, Michelangelo, Ghiberti, ecc., due splendide sacrestie, campanile a torre, progettato e iniziato da Giotto, continuato da A. Pisano e F. Talenti, rivestito da tarsie marmoree policrome e decorato da serie di esagoni a bassorilievo; San Remigio; Santa Maria Maggiore con facciata del Buontalenti; Orsanmichele, originaria loggia-mercato di Arnolfo di Cambio, trasformata in chiesa nei modi del gotico fiorito; numerosi resti, di case-torri, il palazzo del Bargello, Palazzo Vecchio a tre piani con ballatoio merlato e alta torre laterale.
Del sec, XIV palazzo della Lana, dei Capitani di Parte Guelfa, Davanzati, ecc., oltre a diverse porte della terza cerchia e a Ponte Vecchio. Particolare incremento ebbe la città sotto i Medici arricchendosi di opere monumentali religiose e civili. Aprono l'esperienza umanistica le equilibrate realizzazioni del Brunelleschi: cupola del duomo; ospedale degli Innocenti, con portico ad arcate a tutto sesto decorate da tondi robbiani; cappella de' Pazzi a pianta centrale con tribuna sormontata da cupoletta emisferica, interno con tondi robbiani e del Brunelleschi; San Lorenzo basilicale, al quale è annessa la sacrestia vecchia del Brunelleschi a pianta centrale quadrata sormontata da cupola, la sacrestia nuova, dove Michelangelo scolpì e progettò le tombe di Giuliano e Lorenzo de' Medici; la michelangiolesca biblioteca, preceduta da vestibolo con scalone; Santo Spirito basilicale; Palazzo Pitti, progettato dal Brunelleschi, ampliato dall' Ammannati che inizia la serie dei palazzi signorili (Rucellai dell' Alberti, Medici-Riccardi di Michelozzo, Gondi di G. da Sangallo, Strozzi, Antinori, ecc.).
Sempre del secolo XV l'edicola di San Sepolcro e quella dell' Annunziata di L. B. Alberti; il convento e la chiesa di San Marco del sec. XIII, ampliato da Michelozzo, con i cicli d'affreschi del Beato Angelico, Ghirlandaio, ecc.; convento di Sant'Apollonia con gli affreschi di Andrea del Castagno; cappella Brancacci al Carmine affrescata da Masolino, Masaccio, ecc. Del '500 l'attività di Michelangelo nel complesso laurenziano e nel forte di S. Miniato; inoltre: fortezza da Basso di A. da Sangallo il Giovane: forte San Giorgio, palazzo Pandolfini, gli Uffìzi del Vasari; dell'Ammannati: ponte Santa Trinita, la fontana di piazza Signoria, casa di Bianca Cappello, ecc.
Il carattere urbanistico rinascimentale è visibile in via Maggio, Tomabuoni, de' Ginori, in borgo S. Apostoli, oltre che nei giardini di villa di Castello (Tribolo) e di Boboli (Tribolo, Ammannati, Buontalenti). Scarsi gli edifici barocchi e del sec. XVII, per lo più rimaneggiamenti di edifici preesistenti; di M. Nigetti: Santi Filippo e Giacomo, cappella dei Principi a San Lorenzo, facciata chiesa d'Ognissanti, San Gaetano, ecc.; di P. F. Silvani: il complesso di palazzo Corsini, i palazzi di via Cavour e via Santo Spirito.
Affreschi di P. da Cortona a palazzo Pitti, di L. Giordano a palazzo Medici Riccardi, S. Ricci in palazzo Marucellio, i neoclassicipalazzo Borghese, Villa di Poggio Imperiale, ecc., e i romantici rifacimenti del castello di Vincigliata, ecc. caratterizzano 1800. Del sec. XX: stadio di P. L. Nervi, Stazione centrale di G. Michelucci ed altri.
Musei. Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Galleria Palatina, Museo dell'Opera del Duomo, Museo degli Argenti, Museo di San Marco, Galleria dell'Accademia, Museo Archeologico, Museo Nazionale del Bargello, Galleria degli Uffìzi, Museo dell'Opera di Santa Croce, Fondazione Home. Casa Buonarroti. Galleria dell'Ospedale degli Innocenti, Museo Preistorico nell' ex convento delle Oblate, Palazzo Vecchio, Galleria Corsini, Galleria Feroni, Galleria di Arte Moderna, Museo del Bigallo, Museo Mediceo, Opificio delle Pietre Dure, Museo Bardini, Fondazione S. Romano, Museo Stibbert, Museo dell'antica Casa fiorentina, Museo Storico e Topografico, Museo di Storia della Scienza, Mostra permanente dei Cimeli della Laurenziana, Museo Nazionale dell' Artigianato, Museo Duprè.
Provincia di Firenze. Ampia 3880 km e con 1.146.367 abitanti (1991; densità 295 ab./kmq), si estende nella media valle dell'Arno; comprende completamente, o in parte, bacini di altri fiumi minori, generalmente affluenti dell'Arno: Sieve, Bisenzio, Greve, Pesa, Ombrone, Elsa. Si spinge oltre lo spartiacque appenninico nelle valli del Lamone e del Santerno. Il bosco copre metà del territorio, per il resto fertile e ben. coltivato (viti, olivi, cereali, frutta). Comprende 51 comuni. I più importanti, dopo il capoluogo, sono: Prato (industria tessile), Empoli (vetrerie), Signa, Montelupo Fiorentino, Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Pontassieve, Certaldo, fiesole e Castelfiorentino.