Città del Friuli-Venezia
Giulia, capoluogo di provincia, con 35.912 abitanti
nel 2005 (35.307 nel 2001), situata su un
rilievo calcareo alla sinistra dell'lsonzo,
lungo l'attuale linea di frontiera
italo-iugoslava. Vivace centro
industriale e commerciale, nel quale
convergono importanti vie di traffico che
scendono dalle Alpi Giulie. Il
territorio comunale, ampio 41,97 kmq,
conta 42.778 abitanti (2005; nel 2000 il
territorio comunale contava 42.187 abitanti).
Storia di Gorizia. Menzionata sin
dal 1001, per la sua posizione a cavallo
di importanti vie di comunicazione, ebbe
notevole incremento quando divenne
residenza dei conti di Pusteria,
che nel 1307 le concessero i diritti di
città. Passata agli Asburgo, nel 1509,
dopo una lotta con Venezia, rimase sotto
l'Impero stabilmente; divenendo nel secolo
XVIII centro notevole di cultura.
Rimasta sotto l'Austria-Ungheria fino
alla prima guerra mondiale,
espresse, durante il Risorgimento e dopo, vivaci fermenti irredentistici.
Fu liberata dagli Italiani l'8 agosto 1916,
perduta in seguito al rovescio di
Caporetto e ripresa durante la
avanzata del novembre 1918. Per il trattato
di pace del 1947, il confine tra Italia e Iugoslavia tocca la città
verso Nord
Urbanistica e Monumenti. Di
fisionomia medievale, la città è
dominata dal castello cinto da mura con
rovine di un possente mastio
quadrangolare. Si ricordano anche la palazzina
dei Conti del sec. XII, il duomo del sec. XIV, riedificato nel 1927, con
tesoro, e la chiesa barocca di San
Ignazio; numerose sono le case e i
palazzi dai modi venezianeggianti. Museo
storico provinciale e galleria d'arte.
Arcidiocesi di Gorizia. Istituita da Benedetto XIV, il quale
prima vi pose un vicariato apostolico
(1749) e poi, nel 1751, la sede
arcivescovile. Quando Lubiana fu
elevata ad arcidiocesi (1788), fu abolita
quella di Gorizia, che fu però
ripristinata nel 1830.
Provincia di Gorizia. Ampia soltanto 466 kmq e con 142.412 abitanti
nel 2001 (474 kmq e 137.745 ab. nel 1999),
è divisa amministrativamente in 25
comuni. Occupa la porzione più
orient. della pianura friulana ed è
coltivata principalmente a cereali
(granturco) e piante legnose (vite e
fruttiferi).