L'Emilia Romagna è la regione
d'Italia con il maggior numero di
specialità gastronomiche, nonchè la
patria di uno dei vini più famosi: il Lambrusco.
Da Reggionell'Emilia a Modena, con
deviazioni nella fertile campagna, tra
frutteti, vigneti e paesi ricchi di
delizie.
Reggio nell'Emilia,
bella città di
impianto medioevale. Tra le varie
specialità da mangiare, non potete perdere lo gnocco
fritto o crescente con i deliziosi salumi
locali e il buricco,
dolcetto quadrato di mandorle.
Scandiano,
è un centro vitivinicolo; dai
suoi vigneti ai piedi dell'Appennino viene prodotto il vino Doc Colli di
Scandiano e di Canossa.
Sassuolo: tra le prelibatezze, lo zampone,
il liquore di anice (chiamati entrambi "sassolino")
e i tartufi bianchi presenti nella zona.
Castelvetro
di Modena dove si può visitare il
Castello del IX secolo e la piazza della
Dama, pavimentata a scacchiera dove viene disputata la
partita con pedine viventi la
terza domenica di settembre. Ma
la visita riguarda
soprattutto la produzione vitivinicola: il Lambrusco
Grasparossa di Castelvetro Doc.
Da non perdere la Casa dei Lambruschi
Modenesi all'interno del castello di Levizzano,
enoteca con annesso un piccolo Museo
di Civiltà Contadina.
Modena,
una delle capitali italiane della
culinaria,
con i suoi monumenti e opere d'arte quali il duomo romanico
e la Galleria Estense. Quanto alle specialità agroalimentari , citiamo zamponi e cotechini, prosciutto, aceto
balsamico, tortellini e tagliatelle, passatelli, gnocco fritto, crescentine e borlengo.
A Nonantola, merita
una visita l'Abbazia benedettina del VIII-XII sec.
Bomporto il cui nome deriva dal suo antico ruolo di
centro di navigazione fluviale
sul il Po. Questa zona e quella della vicina Sorbara corrisponde alla Doc del Lambrusco
di Sorbara. La Festa del
Lambrusco di Sorbara ha luogo la
terza domenica di settembre. Si può inoltre fare una romantica
passeggiata alle ville sul Panaro,
antiche residenze di famiglie nobili
nei secoli XVII e XVIII.