Comune di Rimini, cultura, turismo, località balneari
(ant. Rimino). Città dell'Emilia
Romagna, con 101.579 abitanti, situata a 5 m
di altezza sull' Adriatico alla foce del fiume
Marecchia, su cui ha un
porto-canale; il suo lungo e ampio
litorale ha permesso il suo affermarsi
come uno dei maggiori centri balneari
italiani. Antica città romana,
situata alla confluenza delle strade
romaneAdriatica, Emilia e
Flaminia, nel secolo XV, sotto il
dominio della famiglia dei Malatesta,
fu cinta da mura imponenti; la città
andò allora ampliandosi verso il borgo
di San Giuliano. Risale alla fine del
secolo scorso lo sviluppo edilizio verso
S, che, dopo il 1920, è
considerevolmente aumentato specie con la costruzione di alberghi e pensioni.
nel 1936-38, la deviazione verso N della
foce del fiume Marecchia ha
favorito il sorgere della zona
balneare di Rivabella.
Distrutta quasi completamente durante la seconda
guerra mondiale, la città è stata
ricostruita e continua a espandersi
specie verso le strade statali Emilia e Flaminia. Il territorio
comunale, ampio 152,4 kmq, conta 118.419
abitanti (92.912 nel 1991). L'economia è
basata principalmente sul turismo;
Rimini è anche centro di mercato
agricolo e di industrie collegate all'
alimentazione: molini, conservifici,
pastifici e lanifici. Officine di
riparazione di veicoli ferroviari.
Storia. Città romana (Ariminum) dell'VIII regio
augustea, di origine umbra, diventò colonia
romana (268 a. C.) e uno dei
capisaldi della difesa romana contro i
Galli. Per la sua posizione
strategica fu base militare durante la
seconda guerra punica e le guerre
civili. Dopo la guerra sociale (90 -88)
divenne municipio e in seguito fu
nuovamente colonizzata da Augusto.
Dopo essere passata dal governo di
Odoacre ai Goti, e quindi ai Bizantini,
alla conclusione della guerra
greco-gotica fu assegnata alla Pentapoli.
Verso la metà del secolo VIII cadde nelle
mani dei Longobardi, quindi dei Franchi
e, con la donazione di Pipino, della Chiesa.
nel secolo XI apparvero le prime magistrature
locali, come quella del pater
civitatis, poi sostituito dai proceri (secolo XII), e verso la metà del secolo
XII, si consolidò il comune.
Ma, in seguito alle lotte tra i
ghibellini Parcitadi e i guelfì
Malatesta, alla fine del secolo XIII si
affermò la signoria dei Malatesta,
continuata dai figli del suo fondatore Malatesta
da Verucchio, e cioè Paolo
Bello, Gianciotto e Malatestino «dall'occhio», e più tardi da Malatesta
III, che ottenne il dominio e la
difensoria a vita della città.
Rimini raggiunse il suo massimo splendore
al tempo di Sigismondo Pandolfo (1429-1463), per poi decadere quando, in
seguito alla guerra dello stesso
Sigismondo Pandolfo con Pio II, il
dominio malatestiano si ridusse alla sola
città, mentre la signoria dei Malatesta
passò il Cesare Borgia.
Dominio veneziano dal 1503 al
1509, entrò a far parte dello Stato
Pontificio, salvo in due periodi in
coi la riconquistò Pandolfo V Malatesta
(1522-23, 1527-28). Nel 1797 fu la
sede «centrale» del dipartimento del
Rubicone. Occupata dagli Austriaci
nel 1814, poi dal Murat nel 1815, nel
1816 tornò alla Chiesa. Il 25 marzo 1831
gli insorti di Rimini si batterono a Celle contro gli Austriaci, desistendo alla
notizia della capitolazione di Ancona.
Annessa all'Italia nel 1860, durante la
seconda guerra mondiale subì duri
bombardamenti e dal 4 al 21 settembre 1944 5i
trovò sulla linea del fronte.
Monumenti e musei. Oltre
all'impianto urbanistico generale della città
vecchia che ripete quello romano, ben
conservato è l'arco di Augusto (eretto nel 27 a. C.), a unico fornice,
con colonne corinzie, medaglioni con
teste di divinità e iscrizione
commemorativa. Restano anche il ponte
in travertino, iniziato da Augusto e
finito da Tiberio, e l'anfiteatro.
D'epoca medievale sono il palazzo
dell' Arengo (secolo XIII), il
palazzo del podestà (secolo XIV), la
chiesa di Sant'Agostino (secolo XIV),
con decorazioni del Bibbiena e di V.
Bigari.
Importante l'edilizia rinascimentale: rifacimento della chiesa gotica di San
Francesco (o Tempio Malatestiano),
capolavoro di L. B. Alberti, progettatore
della facciata tripartita da semicolonne
trabeate, collegate da tre arconi ciechi
a tutto sesto, e timpano triangolare
spezzato; l'interno ha mantenuto
!'impianto gotico ed è stato arricchito
dalla decorazione plastica di Agostino di
Duccio, dagli affreschi di Piero della
Francesca, e da un Crocifisso giottesco.
Del secolo XVI è il rifacimento di San
Giuliano; d'età barocca sono
il palazzo comunale e le chiese
di San Francesco Saverio e dei SSan
Giovanni e Paolo; neoclassico il teatro
comunale.
Notevole realizzazione moderna è
il centro turistico balneare di
M. Bega e G. Vaccaro.