Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie


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Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie


Tutte le informazioni sul Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie

Il rifugio FALC, inaugurato il 18 settembre 1949, è situato nelle Alpi Orobie ai piedi del Pizzo dei Trei Signori, in una ridente conca con scorci panoramici sia sul gruppo Masino Bregaglia Disgrazia che sul gruppo del Rosa.



Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie



La zona offre escursioni sia brevi e facili che lunghe e impegnative (Alta Via della Valsassina), inoltre si possono effettuare ascensioni e brevi arrampicate.



La FALC, Ferant Alpes Laetitiam Cordibus, una delle più vecchie società alpinistiche milanesi, è sin dal 1920 impegnata ad avvicinare alla montagna tutti coloro che desiderano trovare nel suo ambiente una parentesi distensiva, un contatto con la natura, il gusto dell'avventura, della conquista, del superamento dell'imprevisto.

Località: Bocchetta di Varrone (2120m)
Gestore: Serena Sironi, tel. +39 3338496661
Periodo apertura: dal 30 maggio a metà novembre in week-end e festivi, in settimana su prenotazione, tutti i giorni dal 13 giugno al 13 settembre
Posti ristoro: 40 posti al coperto (interni) + 30 esterni
Pernottamento: 30 posti
Raggiungibile MTB:
Tempo minimo percorrenza: 2h30'
Specialità gastronomiche: erbe locali, formaggi d'alpeggio e tipicità territoriali varie ad alto valore biologico per una caratteristica cucina casalinga che reinterpreta i sapori della tradizione, dolci d'autore



Come arrivare al Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie

- Da Premana (mt.770):
partenza dal paese o presso la zona industriale di Premana dopo aver lasciato l'auto nei parcheggi limitrofi. In questo secondo caso, giunti ad un piccolo ponte, lo si attraversa ed immediatamente si svolta a sinistra in una carrareccia. Si sale seguendola e si passa per la località Forni (1h) per poi giungere all'imbocco di Varrone di "testata" all'Alta Valvarrone e quindi appena sotto al Rifugio Casera Vecchia di Varrone (mt. 1672) dove si arriva, costeggiando il torrente Varrone, in circa 1h20 dai Forni. Si segue ancora per 10 minuti e, abbandonato il torrente, si continua verso sinistra sulla carrareccia caratterizzata da numerosi tornanti fino alla Baitella di Tronella (la carrareccia era sentiero fino a poco tempo fa e in certi punti se ne individuano ancora dei tratti). Terminata la carrareccia si procede su sentiero piuttosto ripido per altri 45 min. fino a dove riappare il torrente Varrone. Quindi, lasciando sulla sinistra il sentiero per la Bocchetta di Trona e sulla destra quello che conduce al Rifugio Santa Rita, si arriva al Rifugio Falc in circa 30 min. (circa ore 3 e ½)

- da Laveggiolo (mt. 1471):
Alla fine del paese di Gerola Alta svoltare a destra per Laveggiolo (strada in parte non asfaltata). Arrivati alla stanga parcheggiare nel piccolo posteggio e proseguire per la strada chiusa al traffico. Deviare su sentiero discretamente ripido al bivio segnalato dopo circa 20 minuti entrando così nel bosco. Salire seguendo la i segnavia G.V.O. All'ucita del bosco il sentiero spiana e porta fino al rifugio Trona Soliva (mt. 1907). Imboccare la traccia che sale sui pascoli e che guadagna lentamente quota. Raggiunta una baita svoltare a sinistra lasciando il sentiero che sale ripido verso la bocchetta di Trona. Il traverso porterà in breve al di sopra della diga del lago di Inferno e quindi al rifugio F.A.L.C. E' possibile effettuare una variante salendo alla bocchetta di Trona, aggirando da destra la cresta con la fortificazione della Linea Cadorna per proseguire lungo un sentiero su grossi massi attrezzato con catene di sicurezza. (circa ore2 e ½)

- da Gerola (mt. 1087):
Dopo il paese di Gerola s'incontra sulla destra la centrale e la funivia di servizio dell'ENEL con un piccolo parcheggio. Imboccare la mulattiera della Valle della Pietra (cartello per Trona Soliva segnavia 118) che sale sulla sinistra del torrente (destra idrografica). Raggiunto il ponte attraversarlo e proseguire lungo la sponda opposta del torrente. Al termine del tratto di fondovalle nei pressi di un traliccio elettrico si incontra un bivio. Prendere a sinistra, segnavia 147, (a destra per il rifugio di Trona Soliva) e salire per diversi ripidi tornanti. Attraversato l'alveo del torrente si prosegue fino alla base della diga di Trona. Risalire la scalinata che porta alla cima della diga. Attraversata la diga, proseguire lungo il sentiero che in circa 30 minuti porta sotto la diga del lago d'Inferno. Giunti alla base della diga risalire la scalinata ed in pochi minuti si raggiunge il rifugio. Dopo la diga di Trona si incontra una variante denominata “direttissima” che si stacca sulla sinistra e sale per un ripido sentiero su ghiaione e porta al di sopra della diga del lago d'Inferno. I sentieri si ricongiungono a monte della diga. (circa ore 3 e ½)

- da Pescegallo (mt. 1454):
in fondo al piazzale della funivia (superarla lasciandola sulla sinistra) parte un buon sentiero (segnavia 148) che entrato nel bosco guadagna quota fino a raggiungere una piccola baita. Lasciata a sinistra la deviazione per il rifugio Benigni si prosegue attraversando la Val Tronella. Si risale a tornanti un brullo pendio per poi piegare a destra e raggiungere in piano il bel pascolo del Pich (mt. 1835). Si prosegue verso sinistra su comoda mulattiera e si entra nella Valle della Pietra. Arrivati ad un bivio si lascia a sinistra il sentiero per il lago Rotondo prendendo a destra il sentiero che con una breve discesa porta alla diga del lago di Trona. Attraversata la diga, proseguire lungo il sentiero che in circa 30 minuti porta sotto la diga del lago d'Inferno. Giunti alla base della diga risalire la scalinata ed in pochi minuti si raggiunge il rifugio. Dopo la diga di Trona si incontra una variante denominata “direttissima” che si stacca sulla sinistra e sale per un ripido sentiero su ghiaione e porta al di sopra della diga del lago d'Inferno. I sentieri si ricongiungono a monte della diga. (circa ore 3)

- da Introbio (mt. 588):
Appena superato il centro di Introbio si stacca sulla destra la carrozzabile che porta in Val Biandino. Si incontra una stanga dove si può parcheggiare l'auto.Salire lungo i tornanti lasciando sulla destra il sentiero per il rifugio Buzzoni. La carrozzabile prosegue pianeggiante fino al “monumento del partigiano” nei pressi del primo ponte. Attraversato il torrente prendere il sentiero a destra che poco dopo, nei pressi di un piccolo ponte di legno, piega a sinistra su un'antica mulattiera che si reimmette più sopra nella strada carrozzabile. Poco dopo una grande fontana “Fonte di San Carlo” mt. 1020, s'incontra il Ponte dei Ladri che permette di ripassare sul versante opposto. (E' possibile salire fin qui in auto e lasciarla nel piccolo parcheggio. La strada è sterrata ed in alcuni punti piuttosto sconnessa ed è consigliato l'uso di un'auto a quattro ruote motrici. Il percorso si accorcia di circa un'ora di cammino) Proseguire fino a raggiungere la Bocca di Biandino mt 1485. Da qui si prosegue lungo la mulattiera. Si giunge alla chiesa della Madonna della Neve mt. 1595 e si prende il sentiero che sale in diagonale verso sinistra seguendo le indicazioni per il Rifugio S. Rita mt. 1988. Prendere per un tratto il sentiero del Bitto che, lasciato alla destra il sentiero per la cresta di Piazzocco, con andamento quasi pianeggiante, attraversa la pietraia sul versante nord-ovest del pizzo Varrone fino ad incrociare un sentiero che si imbocca a destra per raggiungere, poco dopo, il rifugio. (circa ore 3 e ½)

- da Ornica (mt. 969):
Si parte all'inizio della Valle d'Inferno (segnavia 106) che si percorre tutta in salita costante ino alla Cima Fontane. Si sale ulteriormente su sentiero impegnativo fino alla Bocchetta d'Inferno cui si giunge in circa 2,30 ore. Il sentiero (segnavia 105) ridiscende verso il lago d'Inferno per costeggiarlo fino alla bocchetta di Varrone dove si arriva in circa 40 minuti. Si segue infine verso sinistra per arrivare al rifugio in pochi minuti. (circa ore 3 e ½)

- dai Piani di Bobbio (mt. 1662):
Dall'arrivo della funivia si prende il Sentiero delle Orobie Occidentali (segnavia 38-101). Per modeste pendenze si supera il Passo del Cedrino e, arrivati al Passo del Gandazzo, si prosegue lasciando sulla sinistra la deviazione per il rifugio Buzzoni. Il sentiero sale con ripida pendenza fino allo Zucco del Corvo (mt.1980) per poi superare il Passo del Toro. Da qui il sentiero prosegue più o meno pianeggiante fino alla Bocchetta di Foppabona (mt. 1991) per ridiscendere dolcemente a mezzacosta e giungere in breve al rifugio Grassi (mt. 1987). Si percorre la cresta in direzione del Pizzo dei Tre Signori (Sentiero dei Solivi) e si prosegue lungo il Pian delle Parole per giungere alla Bocchetta Alta (mt. 2234). Prendere a sinistra per il sentiero del Cardinale con bella vista sul lago di Sasso. Arrivati alla bocchetta di Piazzocco (mt. 2252) si scende sulla destra ed in breve si giunge al rifugio. (circa ore 4)


Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie

È possibile ascendere comodamente al Pizzo dei tre Signori impiegando circa 1h30. Si sale su placche rocciose appoggiate che rendono poco faticoso il cammino fino all’anticima. Da qui si procede su ghiaione poco più ripido.

Un’altra ascensione è il Pizzo Trona che analogamente può essere raggiunto in 1h30. Si tratta in questo caso di salita riservata ad escursionisti esperti. Si arriva alla diga del lago d’Inferno, la si oltrepassa e si segue il sentiero che inizialmente lo costeggia per poi deviare verso monte. Raggiunta la cresta la si percorre su sentiero impervio, con qualche passaggio ferrato e talvolta esposto. Giunti all’anticima si sale su sentiero, non sempre ben segnalato, che si trasforma spesso in passaggi d’arrampicata su roccia friabile.

Molto interessante il giro dei laghi che offre tra l’altro la possibilità di godere di un panorama geologico straordinariamente vario.

Partendo dal rifugio si sale alla Bocchetta d’Inferno dove è possibile ammirare gruppi di numerosi stambecchi adulti. Senza valicare, si prende poi il sentiero che volge verso il lago Rotondo, lago naturale incastonato nella roccia. Si sale dapprima su ripido versante erboso (Paradisino) per poi scendere su ghiaione ripidissimo. Arrivati al lago lo si costeggia e si segue il sentiero a tratti erboso che scende fino al successivo lago Zancone, il lago naturale più bello delle Alpi Orobie. Lo si costeggia tutto e si costeggia per intero anche il successivo lago di Trona. Attraversata la diga si segue un ripido sentiero su ghiaione, denominato “Direttissima”. Si arriva alla diga d’Inferno. Attraversata anche questa si torna brevemente al rifugio. L’intero itinerario ha una durata di circa 3h30.


Servizi e prezzi del Rifugio F.A.L.C. nelle Alpi Orobie


Listino prezzi sul sito ufficiale: https://www.falc.net