Dal Brasile all’Albania, dall’Argentina alla Georgia caucasica fino ad arrivare alla Francia, alla Svizzera e naturalmente all’Italia: il meglio dell’Artigianato Tessile all’Ecomuseo Villaggio Leumann.
Il fascino della tessitura a mano, la creatività del feltro, la poesia del patchwork, l’arte del ricamo e del merletto allaXIV edizionedi Filo lungo filo, un nodo si farà, la manifestazione più prestigiosa nel calendario delle attività dell’Associazione Amici della Scuola Leumann.
L'iniziativa ènata, nel 1995, per valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore nell’ambito dell’Archeologia Industriale torinese e come momento di riflessione e incontro tra artigiani tessitori estudiosi dell’arte tessile.
La presenza di artigiani provenienti da tutta Italia, dall’Europa (Finlandia nel 2000, Canarie nel 2006, Francia nel 2007), ma anche dagli Stati Uniti (nel 2005), dalla Bolivia (nel 2004) e dal Vietnam (nel 2001) - in qualità di ospiti e relatori ai Convegni - rende questo incontro unico a livello nazionale ed europeo.
Per i tessitori a mano Filo lungo filo ... continua a essere un notevole punto di riferimento, un’importante occasione per confrontarsi con altri artigiani su materiali, tecniche, esperienze. In questo senso vanno visti la promozione del Convegno, le Mostre e la Sfilata di abiti tessuti dagli espositori.
Filo lungo filo. un nodo si faràraccoglie in sè grandi potenzialità di far riscoprire al grande pubblico un’arte antica come l’uomo,l’arte del tessile a mano, e di restituire dignità al lavoro di tanti artisti artigiani.
L’iniziativa viene realizzata con il Patrocinio e contributo della Città di Collegno, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, con la consulenza dell’ associazione Coordinamento Tessitori, con il sostegno della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Torino e con la collaborazione dell’Ing. Roberto Leumann.
Ore 17,00 – 22,00
Sala Polivalente Via Ulzio 18 – Collegno
Convegno
"Trame del tessuto, trame del pensiero", a cura di Bruna Peyrot, scrittrice, studiosa di storia sociale e già responsabile dell'Ufficio Scuola del Consolato italiano a Belo Horizonte (Brasile)
"Tessere per la comunità", a cura di Marlice Machado De Oliveira,
importante punto di riferimento della comunità rurale di Guaranilândia,
dove insegna da oltre quindici anni l’arte del telaio nel Minas Gerais
(stato del Brasile con capitale Belo Horizonte) ad adolescenti e donne del
“Centro sperimentale comunitario di Educazione e Lavoro”
"Filo dopo filo... anche in Brasile", a cura di Giselia Botelho
Cristóväo Tsereró Odi Tsoropré, della Reserva Indigena São Marcos, Barra do Garças
Mato Grosso (Brasil), parlerà di Artigianato indigeno
“L’Arte della tessitura tra tradizione e futuro”, a cura dell’Associazione
Centro Donna “Passi leggeri” di Scutari (Albania)
Enrico Costantino, terrà un intervento sulla tessitura con “chaguar”, fibra vegetale
utilizzata dagli indios wichi di Santa Vittoria Este (Argentina)
Claudio De Biasi, dell’associazione Vello d’Oro di Tbilisi (Georgia caucasica),
presenterà la stilista Elene Pitskhelauri che realizza originalissimi
capi di abbigliamento con la “teka” ( in italiano: feltro)
Seguirà dibattito
Sabato 27 settembre
Centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann
Corso Francia 349 – Collegno
Ore 11,00
Inaugurazione delle seguenti mostre:
La sciarpa, accessorio indispensabile
Quando tesse lui …. Il mito del Vello d’Oro
Sabato 27 settembre Villaggio Leumann, Corso Francia 313, Collegno
Ore 16,30
Sfilata di modelli creati dagli espositori
Mostre
Villaggio Leumann, centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann, Corso Francia 349
La sciarpa, accessorio indispensabile, a cura del Coordinamento TessitoriOltre 80 sciarpe tessute a mano con creatività e fantasia da altrettanti artisti/artigiani italiani
Quando tesse lui …. mostra di manufatti tessili
Il Vello d’Oro, un mito vivente. Collezione di abiti e costumi etnici caucasici e accessori in “teka”, il tessuto simbolo e più rappresentativo dell’abbigliamento etnico tradizionale delle varie regioni del Caucaso, ricavato dalla lana, secondo una tecnica di lavorazione artigianale vecchia di tremila anni, a cura della stilista georgiana Elene Licelli (Phitskhelauri)
ABI-TANTI. La moltitudine migrante, laboratorio di assemblaggio polimaterico a cura del Dip. Ed. del Castello di Rivoli, Museo di Arte contemporanea.
Gli abitanti si caratterizzano in tantissime varianti a costruire una moltitudine composita di esseri apparentati per famiglie contraddistinte dal differente aspetto esteriore, frutto di decori, cromie e vari materiali organizzati in modo sempre diverso e originale.