Partendo da Aosta, si segue la
Statale, per circa 30 chilometri di curve
e panorami e si giunge al valico del Gran
San Bernardo, l'Alpis Poenina e
poi Monslovis dei Romani, a quota
2.473 metri.
Il colle è raggiungibile dal
selciato dell'antica strada romana,
intagliata per circa 50 metri nella
roccia viva, che diviene invisibile in prossimità dei
resti archeologici della Rupe
sacra e dalle tracce murarie di un
tempietto e dei due
edifici della stazione di sosta e
cambio dei cavalli.
Al di la del confine svizzero si presenta il famoso
Ospizio, al cui interno è presente un piccolo museo.
Il tempietto, vicino a un
laghetto, che ha restituito diverse
offerte votive lasciate dai viaggiatori
in transito in segno di ringraziamento. Si presume
che anche il grande lago del colle, illacus
Poenus, possa ospitare altri
oggetti.
Napoleone sul colle Nel maggio del 1800 il Gran
San Bernardo fu solcato
dall'esercito di Napoleone: 50.000
uomini, 10.300 cavalli, 700 muli, 76
particolari di artiglieria, 50 traini e un centinaio di
vetture impiegarono una decina giorni per
scendere a valle, in direzione Marengo.