San Lorenzo Maggiore a Milano, una delle più antiche basiliche milanesi
La Basilica di San Lorenzo va ammirata non solo dal lato anteriore ma anche da quello posteriore. Sul davanti, alla facciata ottocentesca si sovrappone la visione delle 16 colonne di San Lorenzo, che costituiscono il più spettacolare resto della Milano romana.
Già appartenenti a un tempio pagano, che sorgeva nei pressi, furono trasferite a San Lorenzo nel secolo IV per ornarne la facciata.
Le due canoniche seicentesche, ai lati della facciata, furono fondate da Federico Borromeo, mentre la statua di Costantino, posta sul sagrato, è una copia di quella romana del Laterano. La vista posteriore, cioè dal Parco delle Basiliche, permette di apprezzare in tutta la sua complessità l'articolazione delle cappelle collegate alla Basilica, nonché i quattro torrioni del IV secolo e la cupola cinquecentesca che sostituì quella crollata pochi anni prima.
La pianta centrale della basilica è dovuta alla sua origine come chiesa ariana del IV secolo. La struttura interna è ispirata agli edifici delle terme romane e, malgrado sia stata spogliata dei marmi e dei mosaici che la ornavano, ancora suggerisce la grandiosità della concezione originaria.
L'ambiente che meglio di ogni altro richiama l'origine romana della basilica, è la cappella di Sant'Aquilino, preceduta da un portale romano minutamente decorato.
La cappella, del secolo IV, conserva intatta la forma originaria di ottagono a nicchie ed è coperta da una cupola. Al suo interno si conservano rarissimi resti di mosaici del secolo IV.
nel sottosuolo della cappella sono stati scoperti frammenti architettonici e blocchi di pietra ricavati da edifici romani, forse dallo stesso anfiteatro che sorgeva dov' è oggi via Arena. Con questi materiali furono edificate le fondamenta della basilica.
