A Castelseprio in provincia di Varese era presente un'antica fortificazione longobarda. Ancora oggi sono
visibili, nel bosco vicino all'attuale paese, i resti di
quella costruzione.
L'importanza che il comune ebbe nel Medioevo viene testimoniata
dal complesso comprendente torri,
mura, la basilica di San Giovanni
Evangelista del V secolo, la chiesa
romanica di San Paolo. Ma il vero
fiore all'occhiello è la chiesa di Santa Maria
Foris Portas, eretta tra il VII e
l'VIII secolo. Le pitture murarie che abbelliscono
l'abside, con figure dell'infanzia di
Gesù, sono una delle più belle opere
della pittura dell'alto medioevo.
Da visitare anche i resti del castello
e il monastero di Torba con
la vicina chiesetta di Santa Maria,
risalente al XII secolo. Durante l'epoca
viscontea, vennero costruite fortificazioni e castelli
do forma quadrata,
con quattro torri e massicce mura.
Col tempo, i castelli diventarono
soprattutto residenze private:
arricchite talvolta da fabbricati interni
e decorazioni. Uno dei più importanti
è la Rocca di Angera a Varese. Gli affreschi che rievocano la vita
dell'arcivescovo Ottone Visconti sono uno dei migliori esempi di pittura
"laica" del 300 in
Lombardia. Le storie, narrate con
gusto espressivo di ispirazione
francese (alcuni esperti hanno
rimarcato l'influenza delle miniature
francesi), si ricollegano alle cronache
del '200 della vittoria su Napoleone
Della Torre di Desio .
Sulle rive del lago di Como ritroviamo Tremezzo, da cui si
possono ammirare le Grigne e
dell'altura di Bellagio. Con
una gradevole passeggiata si può raggiungere villa Carlotta,
celebre per le sue magnifiche fioriture
di azalee e di rododendri nei mesi di maggio e di
giugno, oltre che per le altre opere d'arte che
racchiude. Venne costruita su richiesta
di Giorgio Clerici, allora
senatore milanese oltre che
famoso banchiere. L'interno della villa
conserva una collezione di sculture,
con opere del Canova e di Thorvaldsen.
Con il traghettosi può raggiungere la riva opposta. Qui, tra
ville magnifiche e parchi, Bellagio in provincia di Como è considerata la perla del lago.
Passeggiando a piedi, si possono osservare le
strette scalinate sormontate da archi e la parte vecchia del
paese regala uno spettacolo
suggestivo.
Al suo interno la chiesa
di San Giacomo di origine romanica
del XII secolo, con tre absidi
e un ambone con rilievi del
XII e XIII secolo. Due le ville da
non perdere: villa Serbelloni e villa
Melzi d'Eril. La prima venne costruita dove in antichità il marchese
Stanga (ministro di Ludovico il
Moro) possedeva una dimora. Distrutta da Galeazzo
II Visconti, la villa venne
ricostruita nel 1605 dalla famiglia Sfondrati,
e passò nel 1700 ad Alessandro
Serbelloni. Villa Melzi,
invece, fu costruita da Francesco Melzi
d'Eril, duca di Lodi e cancelliere
del governo di Napoleone.
Dai fastosi palazzi nobiliari
alla quiete spirituale dell'oratorio di
San Pietro e San Calocero al Monte a Civate sempre in provincia di Como, sulle alture del monte
Cornizzolo, sul lago
di Annone. In antichità a protezione della
strada che dalla Svizzera portava a Venezia e ad Aquileia, Civate ereditando il suo nome al
latino clivus (pendio) o clavis (zona di
controllo). Alla fine del
'700 venne abbandonato e trasformato in stalla per i
contadini, proprio per questo
l'oratorio non subì
rimaneggiamenti.
Gli affreschi sono presenti fin dall'esterno,
sul portale d'ingresso, con la "Traditio
simboli": Gesù invita un
pellegrino a dissetarsi dell'acqua che
sgorga ai piedi del trono.
All'interno dell'oratorio, sul presbiterio si può osservare un
bellissimo ciborio simile
a quello di Sant'Ambrogio a Milano,
decorato a stucco e affresco. Una
scaletta permette l'accesso alla cripta,
sotto l'ingresso. La decorazione,
è
prevalentemente in stucco. Fuori dalla
chiesa, sulla facciata, si può osservare il
grande affresco che raffigura il XII capitolo
dell'Apocalisse.